Scarcy90 |
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| Come qualcuno già sa, ho fatto un paio di conti e in base ai capitoli de "Il Figlio della Prof" è uscito fuori che dovrei cominciare a pubblicare il Sequel intorno al mese di febbraio. Dovendo scegliere una data ho deciso per il 19 febbraio, sia perchè è il mio compleanno ma soprattutto perchè è anche il giorno del compleanno di Vale... Per festeggiare questa mia decisione ho deciso di pubblicare un pezzo del primo capitolo del Sequel... Spero che vi piaccia... Dal Capitolo 1 "Il Modo Più Veloce Per Farsi Scoprire" Mi strinse ancora di più e le sue mani si posarono sulla mia schiena, sotto la camicetta che era ancora sbottonata. Erano così calde e forti, mi sentivo sempre al sicuro tra le braccia di Massi. Avevo ancora paura che qualcosa ci avrebbe separato un giorno ma in quel momento non ci volevo pensare. In quel momento eravamo solo lui ed io… Sollevai il viso e incontrai i suoi occhi verdi, dolci e luminosi. Quante volte mi ero persa in quegli occhi, quante volte il solo fatto di poterli incontrare mi aveva resa la ragazza più felice dell’Universo, quante volte avrei voluto gridare al mondo che quegli occhi erano solo miei e che io avrei permesso solo a loro di guardarmi. Tante volte, ma mai abbastanza per il mio cuore. Mi avvicinai al suo viso e lui con delicatezza posò le sue labbra sulle mie. Senza fretta, senza foga… Quello era uno dei nostri baci d’amore, uno dei nostri baci consapevoli, senza passione o desiderio, privi di qualsiasi malizia ma colmi di tutti i sentimenti che ci permeavano e ci attiravano l’uno verso l’altra. Le mie mani finirono dietro al suo collo e mi divertii a giocherellare con i suoi capelli biondi che mi solleticavano le dita mentre i nostri corpi sfregavano l’uno contro l’altro e i nostri cuori battevano sempre più veloci. Avvertii le mie guance che cominciavano ad arrossarsi per il calore emanato dai nostri corpi e inarcai la schiena per permettere al mio corpo di aderire ancora di più contro quello di Massi. Le nostre labbra si dischiusero lentamente, molto lentamente, per assaporare ogni attimo ed ogni minimo istante. Le lacrime continuavano a scendere lungo le mie guance ma queste erano lacrime diverse: non sapevo come ci riusciva, ma quel ragazzo era in grado di trasformare ogni mia emozione in realtà. Quelle lacrime scendevano perché io ero felice e in quel momento era il modo più diretto che il mio corpo aveva per dimostrarlo. Quando ero con Massi non avevo più freni: riusciva a farmi imbestialire, riusciva a farmi piangere, riusciva a rendermi felicissima, riusciva a sciogliere ogni mia cellula di cinismo… Lui era l’unico che era in grado di farmi sentire così amata e così al sicuro. Lui era il mio Massi e questo non sarebbe mai cambiato… Mai! Il bacio si fece più profondo mentre una mano di Massi risaliva lungo la mia schiena con delicatezza e raggiungeva il gancetto del mio reggiseno. Non potevamo proprio stare lontani, appena ne avevamo l’occasione finivamo con il fare l’amore. Aveva quasi sganciato il reggiseno quando…
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