Capitolo 3, Il Momendo Della Verità

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Scarcy90
view post Posted on 29/10/2009, 10:29






Capitolo 3
Il momento della verità

Chris guardava Zach negli occhi senza riuscire a proferire parola. Lui sapeva tutto, e lo avrebbe detto di sicuro a suo padre. Il signor Pears sarebbe stato licenziato e Fred non le avrebbe più rivolto la parola.
-Si può sapere come ti è venuto in mente di farti assumere nell'azienda di tuo padre. Ti rendi conto che con il lavoro che fai potresti rischiare di non riuscire più a diventare un medico. Se ti facessi male? O se succedesse qualcosa di peggio?- disse Zach con tono preoccupato. Chris lo fissava allibita. Zachary Wilde era davvero in pensiero per lei. Non era possibile. Forse un alieno si era impadronito del suo corpo, o forse qualcuno gli aveva fatto il lavaggio del cervello o... forse era vero che provava qualcosa per lei.
-Concordo perfettamente con Zach-, disse Kate come per dire "te l'avevo detto che sarebbe finita così".
Chris ancora non riusciva a muoversi. Era incatenata agli occhi azzurri di Zach che continuavano a fissarla preoccupati. Poi il ragazzo fece l'impensabile. Si avvicinò le prese la mano destra e la strinse tra le sue: erano così calde e accoglienti, che Chris si sentì stranamente a casa, come se quelle mani avessero potuto proteggerla da qualsiasi cosa.
-Ti prego. Promettimi che smetterai di fare questo lavoro assurdo-, aveva usato un tono di supplica, che le fece salire le lacrime agli occhi. Non aveva mai visto Wilde in quello stato. Non poteva credere di essere stata lei a ridurlo così.
-Io...-, cominciò lei, ma fu interrotta dal suono del campanello. Si liberò dalla stretta di Zach e andò ad aprire.
-Ciao, Sam-, disse l'allegra voce di Brad. -Avevi dimenticato il cellulare in azienda così te l'ho portato.-
-Ah...-, disse lei imbarazzata. -Grazie Brad. Non so proprio dove ho la testa oggi.-
-Scusa, ti ho disturbata per caso?- chiese lui gentile. -Vedo che hai un ospite.-
"Ospite?! Io non sono un ospite!" pensò Zach abbastanza irritato.
-Brad! Ciao, come stai?- intervenne Kate vedendo l'espressione del fratello. -Lui è mio fratello Zach, è passato a farmi una visita. Fratellone lui è Brad Carson un collega, e anche un ottimo amico, di Chr... ehm volevo dire di Samantha.-
-Piacere di conoscerti-, disse Brad porgendogli educatamente la mano. Zach la strinse, ma non riusciva a tranquillizzarsi. Aveva la sensazione che quel ragazzo gli avrebbe creato non pochi guai.
-Il piacere è tutto mio-, disse fulminandolo con lo sguardo.
-Ehm, allora io vado... non voglio disturbare oltre-, disse Brad notando che l'atmosfera era abbastanza tesa.
Chris però vedeva in Brad un'ancora di salvezza: finché ci fosse stato lui insieme a loro, avrebbe evitato di continuare la sua discussione con Zachary.
-Ma no Brad, sei appena arrivato. Resta a cena con noi. Ti va?- disse Kate, che come al solito aveva subito capito i pensieri dell'amica.
-Non per essere scortese-, disse Zach ancora più irritato. -Ma stavamo parlando di una cosa privata e ecco, non so, potresti restare a cena un'altra sera.- "Oppure ti potrei prendere a pugni" pensò Zach con una strana luce negli occhi.
-Wilde! Smettila di fare lo stupido. Il discorso di prima è chiuso-, ribatté Chris.
-Ma se non mi hai ancora risposto, Samantha-, disse lui ponendo uno strano accento sull'ultima parola.
Chris lo guardò intensamente negli occhi. Non sarebbe riuscita a dirgli di no se avesse continuato a guardare quell'azzurro così luminoso. Doveva fare qualcosa per togliersi da quell'impiccio! Ma cosa? Poi improvvisamente le venne un'idea, un po' avventata, ma pur sempre un'idea.
-Brad-, disse voltandosi sorridendo verso il ragazzo. -Ti andrebbe di andare a bere qualcosa? Conosco un posto molto carino.-
Sia Brad che Zach rimasero di sasso. Non si sarebbero mai aspettati una reazione del genere.
-Ma c-certo-, rispose lui non credendo ancora alle sue orecchie.
-Aspetta un attimo!- disse Zach con urgenza. -Non puoi andartene così.-
-Sì, invece-, disse Chris cercando di mostrarsi indifferente. Poi prese Brad sottobraccio e disse: -Allora, andiamo? Stasera ho voglia di distrarmi.-
Il tono della ragazza non piacque per niente a Zach. Doveva fermarla anche a costo di ferirla. Non poteva permettere che uscisse con quel broccolo.
-Sai Harewood, penso proprio che più tardi farò una visitina ai tuoi genitori. Tuo padre sarà molto contento di sapere come va la tua vita-, disse lui con tono di sfida.
-Non puoi farlo Wilde!- la sua voce era parecchio spaventata.
-In effetti, posso eccome!- ribatté lui cominciando ad alzare i toni. Si sentiva un verme a comportarsi in quel modo, ma se sarebbe servito a farle lasciare il suo lavoro avrebbe continuato a discutere anche per ore.
-E' una minaccia Wilde?- chiese lei. -Bene allora, sai che ti dico? Fai quello che vuoi, in questo momento voglio solo passare un po' di tempo con qualcuno che mi apprezza veramente.- Fece un sorriso a Brad e si chiuse la porta alle spalle.
-Chris, torna indietro. Io...-, ma ormai non poteva più sentirlo. Aveva fatto di tutto per non farla andare via e che cosa aveva ottenuto? Non avrebbe lasciato il suo lavoro, lo avrebbe odiato ancora di più, e quello che era peggio si sarebbe potuta innamorare di quel Brad Carson.
-Zach?- gli chiese Kate poggiandogli una mano sulla spalla e ridestandolo dai suoi pensieri. -Tu non hai intenzione di andare a dire tutto a Fred, vero?-
-Certo che no. Lui la ucciderebbe se sapesse la verità-, rispose il ragazzo con un sorriso amaro.
-Allora perché le hai detto che lo avresti fatto?-
-Solo per convincerla a lasciare quel maledetto lavoro-, disse irritato. Poi abbassò lo sguardo: -Ma non credo che mi darà ascolto. E' sempre stata così testarda...-
-Quindi il fatto che sia uscita con Brad non ti fa né caldo né freddo?- chiese lei sospettosa.
-Ma di cosa stai parlando?- disse lui evitando di guardarla negli occhi.
-Andiamo Zach! Non sono mica cieca! E' da quando eravamo bambini che hai una cotta per lei, non puoi continuare a negarlo. E ormai sono sicura che quella cotta si sia trasformata in qualcosa di più, penso sia diventata amore... Tu la ami, ami tutto di lei.-
-Kate, la vuoi smettere di leggere tutti quei romanzi rosa. Non ti fanno per niente bene lo sai-, disse sarcastico.
-Fratellone-, continuò lei sospirando. -Anche se non vuoi ammetterlo davanti a me, spero che almeno tu lo abbia già ammesso con te stesso di essere innamorato di Christabel Harewood.-
-Io non sono innamorato di quella stupida, che piuttosto che farsi dare del denaro da suo padre preferisce rischiare la vita. Non sono innamorato del suo carattere così acido. Non sono innamorato dei suoi capelli morbidi e profumati, e dei suoi occhi che somigliano a smeraldi. Non sono innamorato di lei... Io...Io...-, non riusciva a continuare. Il fatto che cercasse di negare in tutti i modi, ma che allo stesso tempo la stesse riempiendo di complimenti, per Kate fu più esplicito di una dichiarazione.
Zach non riusciva a pensare a niente. Aveva in mente solo lei, i suoi occhi, il suo corpo. Aveva sempre saputo di essere attratto da lei. Quando erano bambini la prendeva in giro per attirare la sua attenzione, e da adulti la faceva arrabbiare perché lo faceva impazzire il modo in cui sollevava il sopracciglio se perdeva la pazienza. Ma da lì a parlare di amore era un po' esagerato. Dopotutto stava per sposarsi con una donna bellissima, certo un po' irritante, ma bellissima, e che a letto era una bomba. No, lui non era innamorato di Christabel, non poteva esserlo...


The Columbus Café (1) - 9:50 pm
Chris e Brad stavano seduti a quel tavolino da parecchi minuti ormai ma nessuno dei due aveva ancora parlato se non per ordinare un caffè.
Chris non poteva credere di essere stata così stupida. Wilde non si era mai preoccupato per lei, anzi non vedeva l'ora di andare a spiattellare tutto ai suoi genitori. Però la ragazza non riusciva a togliersi di dosso la sensazione di essersi sbagliata, sentiva che Zachary non avrebbe detto niente. Ma forse era solo una sua speranza. Wilde si era sempre comportato male con lei e di certo non avrebbe smesso adesso. Allora perché, nonostante questo, lei non poteva fare a meno di ripensare a quel bacio di sette anni prima? Perché non riusciva a dimenticarlo? Perché desiderava che accadesse di nuovo? Semplice. Per lo stesso motivo per cui ogni volta che Zach la toccava si sentiva al settimo cielo. Zach? Come mai adesso si era messa a pensare a lui chiamandolo in questo modo così dolce e famigliare. Di solito gli riservava nomi più duri e distanti come Wilde o Zachary (lui odiava essere chiamato così). Ci fu una sola risposta che le balenava in testa: cotta. Era cotta di Zachary Wilde. Era buffo, ma solo adesso si rendeva conto di essere sempre stata attratta da lui e quel bacio al Liceo ne era stata la conferma. Ma lei aveva cercato di nasconderlo agli altri e a se stessa. Le costava tantissimo ammetterlo ma Kate aveva ragione, aveva sempre avuto ragione. Però Chris sapeva bene che lei e Zach non erano fatti per stare insieme quindi se lo doveva togliere dalla testa in qualunque modo.
Brad la guardava dall'altra parte del tavolino. Ormai aveva capito benissimo chi era in realtà. Quel ragazzo, Zachary Wilde, l'aveva chiamata Harewood e quando erano usciti da quell'appartamento gli era sembrato che la chiamasse Chris. Una volta aveva visto la figlia di Frederick Harewood su una rivista: era bella, elegante ma allo stesso tempo semplice e posata. Si ricordò di aver pensato che la somiglianza con la sua Sam era impressionante però non ci aveva fatto caso più di tanto. Tuttavia prima di sputare sentenze doveva essere sicuro al cento per cento.
-Sai una cosa. Quel ragazzo, Zachary, è davvero strano-, disse cercando di attirare la sua attenzione.
Lei alzò lo sguardo incuriosita.
-Prima ti ha chiamata Harewood e poi Chris. Doveva aver bevuto parecchio.-
Chris si rendeva conto che era inutile continuare a mentirgli. Anche perché non aveva proprio idea di che bugia poter inventare.
-Ascolta, Brad. Ti chiedo scusa per averti mentito in tutti questi anni-, fece una pausa per riuscire a trovare le parole. -Zach (no, devo smetterla di chiamarlo così)... Wilde non era ubriaco. Mi ha chiamato così perché il mio vero nome è Christabel Samantha Harewood, e sono figlia di Frederick Harewood.-
-L'avevo capito, sai? Però pensavo che fosse giusto darti la possibilità di spiegare. Quello che non capisco è perchè per tutto questo tempo ti sei finta Samantha Lowell?-
-Volevo solo lavorare per pagarmi gli studi. A qualunque colloquio mi presentassi tutti mi rispondevano allo stesso modo appena dicevo il mio nome "Come? Christabel Harewood? Ma signorina lei non dovrebbe essere qui, c'è tanta gente che ha davvero bisogno di questo posto. Torni nel suo palazzo dorato". Ero stanca di sentire risposte di questo genere, così sono andata dal signor Pears per chiedergli un consiglio e lui mi ha salvata. Mi ha proposto un posto da installatrice sotto un falso nome a suo rischio e pericolo. E così che è cominciato tutto. Ti chiedo ancora perdono per averti mentito, ma non potevo farne parola con nessuno altrimenti ci sarebbe potuto andare di mezzo anche il signor Pears. L'unica a sapere ogni cosa era Kate. Poi oggi ne è venuto a conoscenza anche quel troglodita di suo fratello e adesso mi sta minacciando di dire tutto a mio padre se non lascio il lavoro-, disse lei con le lacrime agli occhi.
-Secondo me è solo preoccupato per te-, disse lui sorridendo. Ormai aveva capito che con lei non aveva nessuna speranza: si vedeva lontano un chilometro che provava qualcosa per quel ragazzo. L'unica cosa che poteva fare in quel momento era cercare di renderla felice, facendole capire quello che provava. -Per non parlare del fatto che era geloso marcio che tu stessi uscendo con me.-
Chris spalancò improvvisamente gli occhi. Geloso?! Non poteva essere!
-Guarda che ti sbagli. Fin da quando eravamo in fasce, Wilde mi ha sempre trattata male, come se fossi l'ultima persona sulla faccia della terra ad avere diritto ad un po' di rispetto.-
-Nessuno ti ha mai detto che molte volte i ragazzi, trattano male la donna di cui sono innamorati per attirare la sua attenzione?- queste parole gli facevano un male tremendo, ma doveva continuare. Sam, cioè Chris, doveva aprire gli occhi e rendersi conto di quello che provava.
-Sì, lo so, ma ti posso assicurare che questo non è uno di quei casi. Lui è innamorato di Ginny e la sposerà tra meno di due mesi.-
-Il fatto che stia per sposare un'altra non significa che non possa provare niente per te.-
-Adesso basta! Non ne posso più di parlare di quel bamboccio-, disse lei molto irritata.
-Come vuoi-, era inutile. Più la guardava e più si rendeva conto che il sentimento che la legava a Zachary era fortissimo e inscindibile. Prese il suo caffè e cominciò a berne qualche sorso. Era caldo e dolce, non c'era niente di meglio per rilassarsi anche in piena estate.
-Brad baciami!-
Il caffè gli andò di traverso. Cominciò a tossire ripetutamente, e quando finalmente si fu ripreso disse:
-Vuoi uccidermi per caso?-
-No, ho bisogno che mi baci. Devo capire una cosa-, rispose lei seria.
Poi gli accarezzò il viso. Si avvicinò a lui con molta calma assaporando ogni attimo. Brad non riusciva a credere a quello che stava succedendo. Aveva sognato quel momento per cinque anni e finalmente era arrivato. Le loro labbra si toccarono, erano calde e morbide. Le schiusero e cominciarono a baciarsi con più passione.
Intanto all'esterno del The Columbus Cafè, un ragazzo stava vedendo tutto attraverso il vetro. Lasciò cadere le braccia di lato deluso.
-Sono arrivato tardi-, disse con un sorriso senza felicità. -Spero che sia questo che vuoi, Chris. Addio-, si voltò, salì nella sua auto, e scomparve a tutta velocità nella fresca notte di Boston.
Chris e Brad continuavano a baciarsi. Ma entrambi sapevano che c'era qualcosa di sbagliato. Come se le loro labbra non combaciassero. Perfino Brad che l'aveva desiderato per tanto tempo, si rese conto che forse quello doveva rimanere solo un sogno, perché nei suoi sogni era perfetto ed eccitante ma il bacio che ora si stava scambiando con la sua amata Sam non era per niente perfetto, anzi era anche poco gradevole. Aveva come l'impressione di baciare una sorella. Si staccò da lei e la guardò negli occhi sorridendo dolcemente.
-E' inutile, Chris. Noi non siamo fatti pe stare insieme. Spero che tu abbia capito quello che volevi capire, perché io, grazie a questo bacio, mi sono reso conto che per tutti questi anni ho amato qualcuno che non esisteva o meglio che esisteva solo nei miei sogni.- Si alzò, le diede un delicato bacio sulla fronte e si diresse verso l'uscita. -Ci vediamo domani a lavoro, Lowell.- Uscì dal locale lasciando Chris più confusa di prima.


"Ma che diavolo ci faccio qui?!" pensò Chris davanti alla porta della stanza di Wilde. Si trovava nel dormitorio di Harvard. Dopo aver lasciato il Columbus si era messa in macchina con l'intenzione di tornare a casa. Per tutto il tragitto aveva ripensato alle parole di Brad. Più ci pensava e più si rendeva conto che aveva ragione. Quel bacio non si avvicinava neanche lontanamente a quello che le aveva dato Wilde. Adesso si rendeva veramente conto di quanto fosse attratta da lui. Forse era per questo che invece di tornare subito a casa era andata da lui: doveva parlargli, chiarire. Però era ormai da più di dieci minuti che stava davanti a quella porta senza aver trovato il coraggio di bussare. Più di una volta aveva alzato il braccio, ma poi lo aveva abbassato subito dopo impaurita. Che cosa doveva dirgli? Che parole doveva usare? "Ciao, Wilde. Mi sono accorta di essere cotta di te. Ti va di baciarmi?" Era patetica. Lui stava per sposarsi, ma la cosa più grave era che non l'aveva mai considerata una donna con cui poter aver una relazione, quindi perché era lì? Decise di girare sui tacchi e di andarsene a casa, ma come si dice il destino è sempre in agguato. La porta della stanza si aprì. Vide il profilo di Zachary che stava per uscire.
-Orwell? Tu vuoi la solita triplo formaggio, giusto?-
-Sì, e non scordarti le birre, amico!- disse una voce annoiata da dentro la stanza.
Wilde non si era ancora accorto di lei. Se fosse stata abbastanza veloce sarebbe potuta sparire prima che lui si voltasse, ma i suoi piedi sembravano inchiodati al pavimento, si rifiutavano di muoversi.
-Chris?!- disse Zach dopo aver chiuso la porta. -Che ci fai qui?-
Avrebbe tanto voluto saperlo anche lei. E adesso che cosa poteva inventarsi. Magari poteva dire che si trovava lì per caso. Sì certo non ci avrebbe creduto neanche un bambino. Oppure poteva dire che era stata Kate a mandarla da lui per sapere come stava. Che le veniva in mente? Kate lo aveva visto meno di due ore prima. Possibile che non riuscisse a pensare ad una scusa decente?
-Ecco, io... veramente...-, si sentiva il viso andare in fiamme. Stava balbettando? Non aveva mai balbettato davanti a lui. Quando litigavano era la sicurezza fatta persona. E allora perché adesso non riusciva neanche a formulare una frase di senso compiuto? Lo guardò sorpresa. Indossava dei pantaloni larghi e una maglia senza maniche nera che lasciava scoperte le braccia. I suoi muscoli erano così perfetti che... che... gli sarebbe saltata addosso molto volentieri.
-Stai bene?- chiese lui stupito, riportandola alla realtà. -Non è che hai la febbre? Sei così rossa.-
-Io... sto benissimo-, disse lei diventando ancora più rossa. -Sono solo...- "Cosa?! Accidenti!!! Sono solo... cosa?! Stracotta di te!"
-Tu sei imbarazzata!- affermò lui ridendo. Quel sorriso così bello fece venire la pelle d'oca a Chris. Sembrava così simpatico e solare adesso. Come aveva fatto a non accorgersene prima?
-No, ti sbagli. Perché mai dovrei essere imbarazzata?- il cuore le batteva all'impazzata. Doveva andarsene al più presto. Se avesse continuato a guardare quegli occhi non avrebbe potuto rispondere delle sue azioni.
-Allora, perché sei qui?- chiese nuovamente Zach.
-Io... io volevo parlarti...-, non aveva idea di come continuare. Il suo cervello sembrava completamente spento.
-Se sei venuta a dirmi che stai insieme a quel Brad Carson-, cominciò lui irritato, rivolgendo lo sguardo verso il pavimento, -potevi anche risparmiarti il viaggio perché vi ho visti al Columbus mentre, come dire, davate sfogo ai vostri sentimenti.-
Chris non poteva credere alle sue orecchie! Lui aveva visto tutto. E adesso come avrebbe fatto a spiegargli la situazione. Se prima era complicato, ora era decisamente un'impresa impossibile. L'unica cosa che riuscì a fare fu infuriarsi come una belva.
-Si può sapere chi ti dà il diritto di seguirmi?!- gridò scandalizzata. -Quella era una conversazione privata!-
-A me sembrava tutto tranne che una conversazione, e tantomeno privata visto che vi stavate baciando davanti a tutti. E se vuoi sapere la verità ti ho seguita solo per scusarmi del mio comportamento e per assicurarti che non avrei detto nulla a tuo padre.-
-Ti aspetti che io ti creda?- chiese lei scioccata. Non solo non l'aveva pedinata, ma per di più voleva scusarsi. Doveva andarsene da lì prima di dire qualcosa di offensivo. Sembrava incredibile ma nonostante fosse cotta di Wilde non poteva fare a meno di litigare con lui.
-Non m’interessa se mi credi o no. Tanto ormai hai il tuo Brad che ti potrà consolare-, disse lui pungente.
-Brad ed io non stiamo affatto insieme. Quel bacio era solo... solo... una specie di prova-, ribatté lei con le lacrime agli occhi.
-Una prova?! E per cosa? State mettendo su un musical aziendale per caso? Ma non farmi ridere-, continuò Zach ancora più arrabbiato.
-Non essere stupido. Era una prova per capire quello che provo. Forse tu sei andato via troppo presto per vedere com'è andata a finire, però ecco... io e Brad abbiamo capito di non essere fatti per stare insieme, perchè...-
Il ragazzo non poteva credere alle sue orecchie. Lo stomaco stava cominciando a fare le capriole per la felicità. Aveva ancora una possibilità con Chris.
-Perché...?- cercò di incoraggiarla ad andare avanti.
-... io... io... non so come spiegarlo...-
Zach le mise le mani sulle spalle e la spinse con dolcezza verso il muro.
-Ti prego dimmi perché, Chris, dimmelo!- disse guardandola con supplica.
Lei non riusciva a parlare. Quegli occhi azzurri le toglievano il respiro. Si guardarono per un lungo istante e alla fine Zach posò le sue labbra su quelle di Chris, baciandola con dolcezza. Lei lo guardò stupita: quel semplice bacio aveva avuto l'effetto di una tempesta. Quel semplice bacio le aveva fatto provare sensazioni che neanche cento baci caldi e passionali di Brad avrebbero potuto farle provare. Quel semplice bacio era riuscito a farle capire senza ombra di dubbio che in tutti quegli anni le labbra di Wilde le erano mancate come l'aria. Le sue mani si mossero da sole come spinte da una forza a lei sconosciuta. Si posarono sulle guance del ragazzo e lo attirarono a lei. Le loro labbra si incontrarono di nuovo, ma questa volta senza incertezze, come se fossero stati più consapevoli dei loro desideri. Schiusero le labbra e le loro lingue cominciarono e conoscersi di nuovo, come era successo sette anni prima. Zach la circondò con le sue forti braccia e la attirò a sé. La strinse come se lasciarla significasse perdere la sua stessa vita. Lei faceva scorrere le sue mani sulle spalle di lui sentendo quanto fossero ben delineati i suoi muscoli. Il profumo della sua pelle era così buono, non si ricordava di averlo mai sentito prima. Entrambi provavano una sensazione di completezza. Continuarono a baciarsi per qualche secondo ancora. Poi Zach iniziò a scendere verso il collo e le lasciava una scia di baci incandescenti. Chris si lasciò scappare un sospiro di piacere. Poi improvvisamente si rese conto di quello che stava succedendo. Stava baciando Zachary Wilde! Il ragazzo più stupido e irritante della terra. Per quanto potesse essere bello lei non aveva nessuna intenzione di andare a letto con lui. Si rese conto di essere andata lì solo per supplicarlo di non dire niente del suo lavoro a suo padre e non per passare la notte con lui. Per di più stava per sposarsi, e lei non voleva essere l'amante di nessuno. Si irrigidì. Lo scosto bruscamente da lei e disse con le lacrime agli occhi: -Non posso! Scusa, Zach.-
-Ma...-
Lei abbassò lo sguardo e corse via verso l'uscita dei dormitori.
-Ehi ma sei ancora qui?- chiese Martin uscendo dalla stanza. -E le pizze?-
-Eh? Ah sì ci vado subito-, disse Zach ancora un po' sotto shock.
-Va tutto bene?-
-Sì, io ho solo incontrato... niente lascia stare. Tornerò tra poco con le pizze.-
-Okay. Sbrigati, sto morendo di fame.-

Boston- Massachussetts General Hospital (2) 10.30 pm
-Non doveva succedere, Victor-, disse una ragazza dai lunghi capelli biondi, mentre si rivestiva.
-Andiamo, lo sapevamo tutti e due che prima o poi sarebbe successo-, rispose un uomo sui trent'anni seduto sul divano del suo ufficio a petto scoperto.
-Cosa vuoi dire?- chiese lei sorpresa.
-Intendo dire semplicemente che non è stato solo sesso: questo è amore. Non riuscirai a stare lontana da me. Tu mi ami alla follia.-
-Non è vero-, disse lei con tono di una bambina di cinque anni. -Mi devo sposare tra meno di due mesi e tu sei solo il medico di mio padre. Non c'è nient'altro.-
-Allora ciò che è accaduto in quest'ufficio, cos'è stato? Un modo per ringraziarmi di aver operato tuo padre al cuore un mese fa?- disse Victor Vaugh sarcastico.
-Senti non lo so cosa è stato-, disse lei spazientita. - So solo che io voglio bene a Zach e lo voglio sposare.-
-Ti sei fregata da sola, Ginny-, ribatté lui sorridendo e avvicinandosi a lei. -Sbaglio, o non hai detto che lo ami?-
-Certo, che lo amo, mi sono solo confusa, ecco tutto-, disse lei abbassando lo sguardo.
-Non ti sei confusa. Tu non lo ami. O meglio non lo ami più.-
-Perché sono innamorata di te, giusto?- disse lei irritata.
-Esatto.-
-Ma chi ti credi di essere?!- disse Ginny alzando il tono della voce. -Come pretendi di sapere quello che provo o non provo, dopo solo tre mesi che mi conosci...-, e presa da un eccesso di rabbia gli diede uno schiaffo e uscì sbattendo con forza la porta.
-Quando fa così mi piace ancora di più-, disse Victor tra sé.
Si voltò e si diresse verso il divano per prendere la camicia, quando improvvisamente la porta si aprì. Ginny entrò si diresse verso di lui e lo baciò con passione. Poi lo guardò con i suoi occhi azzurri e disse: -Lo sai? Forse hai ragione. Non riesco a starti lontana.-
E sorridendo lo baciò di nuovo e lo spinse dolcemente verso il divano.
 
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silvy19
view post Posted on 10/11/2010, 18:58




bello !!!!
 
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1 replies since 29/10/2009, 10:29   129 views
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